ROCCA PRIORA 31 maggio ’16 - REVOCATA LA DELIBERA PER LA COSTRUZIONE DEL FORNO CREMATORIO.
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La volontà popolare ha avuto ragione sulla volontà politica, o per
meglio dire sui desiderata dell’amministrazione locale (e non solo)
Puerile il tentativo della maggioranza di trasformare la sconfitta
politica in una “festa de noantri”
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31 maggio, il consiglio comunale di Rocca Priora ha votato
all’unanimità la revoca della delibera con la quale si autorizzava
l’avvio dell’iter procedurale per la validazione dell’ipotesi
progettuale per la realizzazione del “Tempio Crematorio” , da
realizzarsi all’interno del Cimitero comunale. L’affidamento in
Concessione prevedeva le attività di progettazione, realizzazione e
successiva gestione del “Forno” crematorio da parte di un privato, il
tutto contemplato nel modello di partenariato tra pubblico–privato ,
previsto dal D.Lgs. 163/2006 conosciuto come “finanza di progetto o
project financing”.
L’inutile e dannosa opera, del valore di 3,5
Milioni di € , è stata immediatamente contestata dalla società civile di
Rocca Priora e l’attività di opposizione e coinvolgimento intrapresa
ha visto come attori principali l’assoluta maggioranza dei residenti,
moltissimi cittadini dei comuni confinanti (in primis di San Cesareo)
il Comitato ad hoc costituito e soprattutto il gruppo delle incisive e
battagliere “Mamme CreAttive” alle quali va il nostro plauso e
ringraziamento per tutte quelle colorate iniziative legate al rispetto e
tutela della salute dell’infanzia.
Il ruolo del nostro comitato
“Alternativa Sostenibile”, in questa vicenda, è stato quello ormai
classico e consolidato espressosi soprattutto in attività di formazione,
informazione e controinformazione sugli aspetti tecnico/ambientali che
ovviamente venivano nascosti o sottovalutati dai proponenti, pubblici e
privati. La nostra conferenza sull’inutilità, gli impatti inquinanti, i
danni sanitari/ambientali, le criticità contenute nello studio, le
volontà speculative ed altro, riconducibili al progetto
dell’Inceneritore di resti umani, ha avuto l’assoluto consenso e
condivisione dei moltissimi presenti.
Il passo indietro imposto
alla Amministrazione di Rocca Priora ha avuto il suo epilogo con la
revoca della Delibera in consiglio comunale. Il Sindaco, da politico
consumato, nel suo intervento ha tentato di trasformare la sconfitta
politica , sua e dell’intera amministrazione (PD), nella “Festa de
noantri” accreditandosi come paladino del rispetto della volontà
popolare e tenace sostenitore delle regole democratiche nella gestione
della polis. Ovviamente il tutto non gli è riuscito molto bene visto
che per salire sul carro dei vincitori e nello stesso tempo non smentire
totalmente la sua giunta, si è prodotto e incartato in affermazioni
contraddittorie. Ha esaltato i dissidenti per il loro livello di
confronto/scontro civile ma nello stesso tempo ha condannato il
dibattito (incontrollabile ?) avvenuto sui social. Per suffragare
ulteriormente la sua idea di democrazia partecipata, e forse per
impressionare i presenti, è arrivato al punto di scomodare, citare e
condividere lo storico greco Polibio (di Megalopoli) e la sua
classificazione dei vari tipi di governo , individuando nella
oclocrazia (governo della plebe), una forma degenerata di democrazia.
Dal nostro punto di vista la preoccupazione del Sindaco risiede nella
difficoltà degli amministratori, espressasi anche in questa vicenda,
nel non poter imbrigliare, controllare e interagire con chi si avvale
delle nuove forme di democrazia partecipata nate con internet e ormai
catalogate come “ E-democacy o democrazia elettronica” e che, secondo
noi e se correttamente utilizzate, potrebbero portare ad una maggiore e
consapevole partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e allo
sviluppo della democrazia in generale.
Comunque la si voglia
interpretare in questa occasione la volontà popolare e il rifiuto della
mediazione ha sconfitto per 10 a 0 l’autoritarismo e la prepotenza del
potere, e quanto accaduto a Rocca Priora dovrebbe essere una lezione a
tutte quelle realtà in lotta contro le Amministrazioni a causa delle
loro scellerate decisioni che inevitabilmente pregiudicherebbero
l'Ambiente e la Salute dei cittadini.
“Alternativa Sostenibile”