mercoledì 30 novembre 2016

Il traffico di rifiuti ferrosi




Aumentando il traffico dei rifiuti inevitabilmente aumenta il profitto. Siamo all'assurdo, importiamo materiali ferrosi da fonderia in quantità pressoché identica a quanto ne esportiamo e di ridurre i rifiuti all'origine non se ne vuole parlare. La malapolitica da sempre e stata finanziata e ha convissuto con il mondo dei rifiuti (Cerroni docet) gestiti molto spesso da famiglie malavitose, fino a diventare essa stessa imprenditrice nel ciclo dei rifiuti. E il PD nel Lazio ha acquisito questa cultura imprenditoriale e sta ripercorrendo la strada intrapresa anni fa dalla Emiliana HERA. I ben informati la definiscono la vera cassaforte del PD nazionale che come partito si e' evoluto dal "abbiamo una banca" al "dobbiamo diventare tutti monnezzari" . Anche perché sono talmente voraci che non riescono a gestire le loro banche portandole al fallimento. Vedi Monte dei Paschi e Banca Etruria.

Qui un articolo di Wired.it

Alternativa Sostenibile


martedì 29 novembre 2016

NO alla clausola di supremazia in Costituzione




La modifica, introdotta dal DDL Boschi all'art. 117, comma 4, dispone che: "Su proposta del Governo, la legge dello Stato può intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale". 
Quindi, si rischia di vanificare in buona parte l'azione dei comitati dei cittadini che, tramite pressioni esercitate sulle regioni e, per relazione diretta con le stesse, sui comuni, riesce a bloccare progetti speculativi e di devastazione del territorio, come già accaduto diverse volte in passato. 
Il governo centrale grazie a queste poche righe potrebbe imporre la clausola di supremazia, ricentralizzando i poteri nel momento in cui vuole far passare a tutti i costi progetti altamente inquinanti.
Da notare che anche in questo caso, con ulteriore combinato disposto tra diversi articoli, in particolare con la riforma del Senato, si renderebbe ancora più incerto, di quello che già è, anche il rapporto tra cittadini elettori ed eletti, svuotando ulteriormente di senso gli istituti di rappresentanza.
Già solo per questo, varrebbe la pena di votare NO.

Alternativa Sostenibile


CIAMPINO - INCENERITORE PER CREMAZIONI.




Continua la nostra disponibilità e solidarietà con le realtà territoriali in lotta su tematiche ambientali. Qualcuno di Ciampino, dopo l'illustrazione nella Assemblea Pubblica delle criticità del previsto Forno Crematorio, ha scritto che il nostro comitato e il suo rappresentante "........ è bravo ma di parte". Felici di essere di parte, soprattutto quando la "parte" con la quale schierarsi e da tutelare sono i Cittadini.

Alternativa Sostenibile

Segue comunicato del Comitato No Forno Crematorio di Ciampino

venerdì 25 novembre 2016

Facciamo rispettare la Costituzione. Votiamo NO!




Non rispettano l'attuale di Costituzione figuriamoci una "modificata" a loro uso e consumo. VOTIAMO NO E SENZA FARE PRIGIONIERI, TUTTI A CASA!
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COSTITUZIONE ITALIANA - Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Alternativa Sosetnibile


NO al polo crematorio a Ciampino - Assemblea il 25 novembre




CIAMPINO - VENERDI' 25 NOVEMBRE 2016, ORE 18:00, ASSEMBLEA PUBBLICA PER UN NO MOTIVATO ALLA PROPOSTA DI UN NUOVO ED INUTILE IMPIANTO DI CREMAZIONE. 
L'INCONTRO CON I CITTADINI, SI TERRA' PRESSO IL CENTRO POLIVALENTE IN ZONA CIPOLLARO.
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Le motivazioni in opposizione saranno illustrate da Giancarlo Ceci portavoce del nostro Comitato.

"Alternativa Sostenibile"


mercoledì 23 novembre 2016

martedì 22 novembre 2016

ANZIO 20 NOVEMBRE, I CITTADINI E GLI IMPIANTI RIFIUT(AT)I



ANZIO 20 NOVEMBRE, I CITTADINI E GLI IMPIANTI RIFIUT(AT)I

NON POTEVA ANDARE MEGLIO. la conferenza di Anzio (organizzata dal comitato Anzio no biogas) per far chiarezza, informare ed ostacolare gli impianti di trattamento rifiuti proposti, distanti tra loro meno di 600 mt, ha trovato nella risposta dei cittadini la conferma che dalla corretta informazione scaturisce la sensibilità al problema e la volontà di opporsi ai proponenti e alle amministrazioni. Ovviamente sindaco e assessori di Anzio hanno declinato l'invito e hanno così evitato di raccontarci con quale logica e tutela della salute hanno di fatto accettato che i due impianti si potessero insediare, tra l'altro, ad una distanza compresa tra i 350 e 400 mt da un plesso scolastico (materna + elementare). Come ha ricordato il relatore, Giancarlo Ceci, presidente del comitato Alternativa Sostenibile ed elaboratore delle Osservazioni al progetto Green Future : "... speriamo che ad Anzio sia finito il tempo delle carte bollate e dei banchetti per la raccolta delle firme, è ora che la volontà popolare venga rispettata e che il sindaco applichi , a tutela del territorio e dei residenti, il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE"

Alternativa Sostenibile