sabato 18 ottobre 2014

Manifestazione - assemblea a Velletri per il 25 ottobre



Riportiamo il comunicato dei NoInc di Albano, fatto proprio da tutto il gruppo di condivisione dell'iniziativa del 25 ottobre a Velletri (del quale fa parte anche il Comitato "Alternativa Sostenibile").
        


NO al biogas volsca  
NO al megapolo dei rifiuti ECOPARCO

Il 16 settembre scorso, in un’affollatissima assemblea pubblica a Velletri è stato gridato, forte e chiaro, il primo NO dei cittadini ai folli propositi di due società, la Volsca A. S. spa, e la Ecoparco srl intenzionate a costruire a Velletri rispettivamente un impianto a biogas da 33mila t/a e un mega polo dei rifiuti da 2milioni di tonnellate, comprendente un secondo impianto a biogas da 40mila t/a, un impianto TMB da 100 mila t/a, un impianto per trattare 30mila t/a di percolato. Abbastanza per distruggere la vivibilità di un territorio vastissimo e le produzioni agricole di pregio DOC, IGT e DOP di kiwi, viti, olivi, etc.
L’assemblea ha detto un NO nettissimo alla linea del sindaco PD Servadio, della sua giunta e dell’opposizione tutta (salvo il consigliere 5S), ufficializzata nel consiglio comunale straordinario del 14 settembre: NO alla discarica SI al “nostro” biogas (Volsca).
Gli impianti di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti che sfornano milioni di metri cubi di “bio”gas SONO NOCIVI e servono solo ad arricchire con soldi pubblici chi li gestisce. L’impianto Volsca non fa eccezione, è nocivo per l’ambiente e per le persone, punto. Il biogas Volsca non è un “impianto di compostaggio”, è una fabbrica di gas inquinanti e maleodoranti, di percolato pieno di metalli pesanti e di “digestato” trasformato in “compost” per mascherare la sua vera natura di rifiuto speciale.
La mega discarica dell’Ecoparco, in cui vorrebbero scaricare, a pochi metri dalle falde acquifere, rifiuti pericolosi di ogni genere compresi i terreni inquinatissimi asportati dalle bonifiche di siti contaminati, avrebbe conseguenze irreversibili per quel territorio dichiarato dal PTPR “paesaggio agrario di rilevante valore”.
Non è un caso che sia stata scelta Velletri, considerata da progettisti e affaristi anello debole nei Castelli Romani. La mobilitazione iniziata il 18 al Velidance è un primo passo per capovolgere questo dato di fatto e ributtare a mare i loro progetti. E’ evidente che al di là dell’impegno dei comitati locali serve soprattutto la partecipazione diretta dei cittadini fatta di azioni legali ma soprattutto di mobilitazione, anche sotto i palazzi del potere.
La Regione Lazio di Zingaretti e Civita è per noi controparte. L’accoppiata che governa il ciclo regionale dei rifiuti si è detta, a parole, contraria alla discarica, ma è da anni favorevole, anzi entusiasta del biogas. Inoltre, secondo stime della Confservizi Regionale, all’area metropolitana mancano, guarda caso, 2milioni di tonnellate di rifiuti a cui trovare una discarica. Potrebbe andar bene Velletri, come va bene riaprire Cupinoro o ampliare Albano.


IL 6 NOVEMBRE ORE 15 FAREMO UN PRESIDIO IN VIA DELLA PISANA - sede del CONSIGLIO REGIONALE


L’esperienza ci dice che incontri e strette di mano rassicuranti non portano lontano e sono l’anticamera dell’inganno (Marrazzo insegna).
Sarà ben più importante fargli sentire il fiato sul collo con presidi, assemblee e manifestazioni che portino in piazza la nostra rabbia e la volontà di preservare la salute e quello che resta dei nostri territori già ampiamente offesi e devastati.


ASSEMBLEA PUBBLICA il 25 OTTOBRE ore 17,30
A VELLETRI IN PIAZZA MAZZINI

 www.noinceneritorealbano.it





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