giovedì 11 febbraio 2016

Comunicato stampa per assemblea pubblica a Velletri il 20 febbraio

 
Comunicato stampa
IL COORDINAMENTO CONTRO L’INCENERITORE DI ALBANO
IL COMITATO ALTERNATIVA SOSTENIBILE DEI MONTI PRENESTINI
LA SPINOSA PER L’AMBIENTE DI VELLETRI
Organizzano un’ ASSEMBLEA PUBBLICA a Velletri, al Dopolavoro Ferroviario (Stazione di Velletri) il giorno 20 febbraio ore 16,30 per smascherare la probabile scelta del “bio”metano da parte della Giunta comunale veliterna.
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L’Antefatto: Al progetto iniziale di impianto a BIOGAS della Volsca Ambiente e Servizi Spa, evoluzione di una versione precedente, avevano collaborato due firme ben note alla cronaca, la prima di un inquisito e sotto processo per Mafia Capitale (ing. Gian Mario Baruchello) e la seconda dell’ingegner Bruno Guidobaldi sotto processo nell’ambito degli affari truffaldini del boss Cerroni. Ma questo progetto, da realizzarsi in località Lazzaria, in piena zona agricola di pregio, è stato sommerso da ricorsi, osservazioni tecniche contrarie e soprattutto mobilitazioni di alcuni comitati, di cittadini e di agricoltori.

All’ultimo Consiglio comunale di dicembre 2015 si discutevano le conclusioni della COMMISSIONE SPECIALE CONSULTIVA, voluta dalla stessa Giunta per guadagnare tempo e ufficialmente per valutare la validità del biogas che, secondo il progetto iniziale, doveva lavorare la frazione organica dei rifiuti urbani e/o agroindustriali e fare energia elettrica a suon di incentivi pubblici.
L’orientamento emerso nella relazione finale della Commissione Speciale è stato il RIFIUTO DEL BIOGAS, inquinante e nocivo, a favore del MINI COMPOSTAGGIO AEROBICO di comunità, piccolo e non inquinante.
Questo orientamento è una presa d’atto dell’intenso lavoro di chiarimento che i nostri comitati e i nostri tecnici hanno svolto per mesi e mesi a favore del mini compostaggio e contro qualsiasi soluzione inquinante e nociva per la salute.
In quell’occasione maggioranza e minoranza hanno concordato di rinunciare al BIOGAS, mentre Sindaco e Giunta si sono presi qualche mese di finta riflessione.
Sappiamo però che la rinuncia del primo cittadino, dell’assessore all’Ambiente Masi e seguaci presenti in Consiglio non nasce dal rinsavimento, ma da semplici considerazioni economiche a favore di una soluzione più REDDITIZIA, utile a coprire i debiti della Volsca: IL “BIO”METANO, tecnologia altrettanto inquinante del biogas.
Sappiamo infatti che il “bio”gas sta per essere disincentivato a favore del “bio”metano che riceverà ancora più soldi del biogas - con la benedizione della UE.
Prendendo spunto dall’orientamento dei tanti coltivatori veliterni, la COLDIRETTI, Associazione di agricoltori che conta oltre un milione e mezzo di iscritti, si è proposta a Velletri come capofila di un progetto di mini-compostaggio di comunità in alternativa al biogas e al biometano, definendolo una “svolta ecologica e sostenibile a servizio degli agricoltori e della cittadinanza”. Buona cosa si dirà.
E così sarebbe se Coldiretti fosse affidabile e disinteressata, ma NON LO È.
Essa passa indifferentemente dal mini compostaggio al biogas, al biometano a seconda degli interessi locali o nazionali della sua Associazione. Il sodalizio con il Consorzio Italiano Compostatori è emblematico. IL CIC garantisce agli agricoltori il “marchio di qualità del compost” avvalendosi invece di aziende che utilizzano a piene mani la digestione anaerobica e producono biogas e biometano, proprio quelli che gli imprenditori agricoli di Velletri hanno rigettato con forza.



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