giovedì 29 giugno 2017

Resoconto convegno Civitavecchia del 23/6/2017


CIVITAVECCHIA 23-06-'17. CONVEGNO DI ALTERNATIVA SOSTENIBILE (relatore Giancarlo Ceci) sugli impatti che provocherebbe l’IMPIANTO DI CREMAZIONE di resti umani, fortemente voluto dalla amministrazione pentastellata, in un’area già violentata dagli inquinanti emessi dalle Centrali Termoelettriche (Carbone e Turbo gas), dal Porto e Interporto, dal trasporto navale e terrestre, da discariche e impianti vari soggetti a “Direttiva Seveso”.
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Riportiamo alcune note del quotidiano telematico dell'Etruria "civonline" :
* Nessuno è contrario alla pratica della cremazione ma una cosa è emersa chiara nel corso del convegno organizzato venerdì pomeriggio all’aula Pucci dal comitato ‘‘Alternativa sostenibile’’, con relatore il consulente tecnico Giancarlo Ceci. E cioè che gli impianti di cremazione inquinano «e devono per questo essere localizzati - ha spiegato proprio Ceci - in aree che possono supportare l’impatto che provocano. Questo territorio è già saturo».
*La situazione è già drammatica. Il Dep (dipartimento di epidemiologia regionale ndr) ci dice che l’incidenza tumorale media è del 15-20%. Ed il forno, come ha riferito Ceci, inquina come 200 appartamenti almeno". 
*. Ceci, ribadendo come non sia opportuno andare ad aumentare le fonti di inquinamento su un territorio che conta già centrali, porto, traffico e siti industriali dismessi, ha ribadito che un forno crematorio porta con sè problemi sanitari ed ambientali. "Qui si parla di due linee ufficiali di cremazione - ha aggiunto il presidente di Alternativa sostenibile - ma con la possibilità di ampliamento. Non si tratta di impianti assolutamente sicuri. Con il comitato, ma soprattutto con la forza della cittadinanza che ha fatto sentire prepotentemente la propria voce, siamo riusciti a bloccare quattro impianti, come quello di San Cesareo o di Rocca Priora. Spetta a voi decidere"
*Assenze pesanti quelli degli ambientalisti della prima ora, anche a rimarcare la differenza tra quello che ormai sembra essere ‘‘l’ambientalismo di Palazzo’’ e quello rimasto, del ‘‘popolo’’. Riportiamo la sintesi di alcuni interventi:
-Vista l'assenza del sindaco Cozzolino (5S) e della Giunta, ha commentato il presidente del consiglio Alessandra Riccetti : "Da cittadina sono delusa, sul tavolo c’era una questione di salute e di ambiente." 
-Angelo Pierotti ha aggiunto ""Evidentemente la città non reagisce più perché è stata tradita, perché a poco più di tre anni dalla ‘‘delibera del cerino’’ ecco che arriva un nuovo schiaffo, fonte di ricchezza per pochi ma di danni per tutti".
-"Un’opera - ha ricordato Francesco Cristini - che poteva essere bloccata nel 2015 dal punto di vista urbanistico. Ma non è stato fatto". 
- Ha ribadito il consigliere comunale Massimiliano Grasso "questo è un impianto che hanno voluto il sindaco Cozzolino e la sua maggioranza, chi ha parlato di falso problema tacciando anche un medico come Ghirga di ignoranza. Assistiamo solo al falso ambientalismo".

Qualche spiraglio sembra esserci ancora, come ricordato da Ceci appellandosi al principio di precauzione ambientale. "Ma la battaglia - ha concluso - va condotta localmente".


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