mercoledì 16 settembre 2015

LA CASSAZIONE: IL LAVORO FESTIVO NON E’ UN OBBLIGO


IL LAVORO E' DIGNITA' , NON E' CARITA'
«il riposo per le festività, così come il riposo domenicale, non hanno una semplice funzione di ristoro ma un’importante fruizione di tempo libero qualificato»
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Nessun lavoratore dipendente può essere obbligato a lavorare nei giorni festivi infrasettimanali. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso della Loro Piana di Romagnano Sesia. L’azienda tessile famosa in tutto il mondo aveva sanzionato una commessa che non si era presentata al lavoro il giorno dell’Epifania. La multa era stata giudicata illegittima dal Tribunale di Vercelli e dalla Corte d’Appello di Torino. Ora il principio è stato sancito anche dalla Cassazione.
L’importanza di questa sentenza risiede nel principio secondo cui «il riposo per le festività, così come il riposo domenicale, non hanno una semplice funzione di ristoro ma un’importante fruizione di tempo libero qualificato», spiega la responsabile dell’Ufficio vertenze della Cgil di Vercelli, nonché ricorrente in giudizio in favore della lavoratrice, che ha reso noto la decisione dei giudici.

«La Cassazione ha ribadito che solo per il personale dipendente di istituzioni sanitarie pubbliche o private sussiste l’obbligo della prestazione lavorativa durante le festività per esigenze di servizio e su richiesta datoriale».
Il fatto risale al 6 gennaio di undici anni fa. La commessa non si era presentata al lavoro ed era quindi stata sanzionata. Per l’azienda aveva infatti disatteso ciò che aveva chiesto ai proprio dipendenti. Ovvero di prestare servizio nei giorni festivi di apertura del punto vendita di Romagnano: oltre all’Epifania, anche Santo Stefano, 25 aprile e primo maggio.
Il Tribunale di Vercelli, nel 2008, aveva accolto il ricorso dell’addetta alle vendite: la multa inflittale era stata giudicata illegittima perché il datore di lavoro non poteva trasformare in modo unilaterale la festività in giornata lavorativa. Anche la Corte d’Appello di Torino aveva dato ragione alla lavoratrice, rimarcando la sistematicità della violazione del divieto al riposo della stessa azienda, per di più ripetuta su più giorni.
La Cassazione, nei giorni scorsi, ha messo fine una volta per tutte alla questione, rigettando il ricorso della azienda tessile che da un paio d’anni è stata acquisita dal gruppo francese del lusso Lvmh. La sentenza 16592/2015 ribadisce infatti che «il lavoratore può prestare servizio durante le festività infrasettimanali celebrative di ricorrenze religiose o civili solo se c’è accordo con il datore di lavoro e non può essere obbligato».

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