martedì 21 febbraio 2017

Aumenti sulle bollette elettriche



BOLLETTE ELETTRICHE – DAL 1° MARZO 17 MILIONI DI FAMIGLIE SUBIRANNO AUMENTI FINO AL 30%.
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“Garantirà vantaggi ai consumatori” e “consentirà all’Italia di allinearsi all’Europa”, dice il presidente dell’Aeegsi, Guido Bortoni, che stima risparmi per 5,7 milioni di clienti.
“A noi risulta esattamente il contrario, dal 1° marzo ci saranno aumenti fino al 30%” rispondono le associazioni dei consumatori e il mondo delle energie rinnovabili, secondo cui, tra l’altro, la riforma è anche una tegola per il settore dell’efficienza energetica.
Oltre 30 milioni di utenti elettrici domestici italiani sono interessati dalla riforma che avanza gradualmente per non innescare scontri sociali. Si è iniziato con L’ELIMINAZIONE DELLA PROGRESSIVITÀ (che permetteva a chi consumava meno di pagare in proporzione di meno, per poi passare allo SPOSTAMENTO DEGLI ONERI di rete e di sistema (che serve ad esempio a finanziare la promozione delle fonti rinnovabili e delle “assimilate”) dalla parte variabile della bolletta (l’importo da pagare sulla base dell’energia elettrica trasportata sulla rete per soddisfare la richiesta del cliente) a quella fissa (quella che non varia in base al consumo). Il prossimo appuntamento è fissato al primo marzo di quest’anno, quando al posto delle due tariffe D2 e D3 subentrerà la TARIFFA UNICA TD eliminando la distinzione tra residenti e non.
Tale operazione porterà AUMENTI TRA IL 10 E IL 30% per 17 milioni di famiglie e contemporaneamente riducendo le tariffe a chi consuma di più con il risultato di disincentivare gli interventi a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica premiando economicamente solo i più abbienti.
Ci sarà un aggravio di costi a danno dell’utenza che già è penalizzata dalle bollette di luce e gas più elevate d’Europa a causa, soprattutto, di una tassazione da primato.

Dal confronto con le tariffe energetiche degli altri 18 Paesi dell’area euro emerge che gli utenti italiani pagano il prezzo più alto per l’elettricità dopo i tedeschi e gli irlandesi.
In Italia l’elettricità costa mediamente il 15% in più della media europea, 243 euro ogni 1.000 chilowatt/ora consumati. (media dei consumi domestici annui nella fascia compresa tra i 2.500 e i 5.000 chilowatt/ora)
Anche la bolletta del gas è tra le più care dell’area euro. Il costo per ogni chilowatt/ora consumato ammonta a 90,5 euro, la tariffa più alta dopo quelle portoghesi e spagnole. Il calcolo si riferisce anche in questo caso alla classe media dei consumi domestici annui, che si attesta tra i 20 e i 200 Giga Joule. In Italia il gas costa il 18,6% in più rispetto alla media europea.
La causa primaria è dovuta al carico fiscale che è tra i più pesanti d’Europa:
Nelle tariffe elettriche l’incidenza della tassazione sul prezzo totale nelle fasce di consumo medio da noi è al 39% contro una media europea del 32%. In quelle del gas, invece, la componente fiscale presente in Italia è del 36%, mentre in UE si attesta al 23%.

Alternativa Sostenibile
 
 

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